Il saluto del nuovo Presidente

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Il saluto del nuovo Presidente

Sono  passati diversi anni dalla mia affiliazione al Rotary Club di Gubbio, avvenuta nel 1981.  Devo confessare che il mio impegno nel Club e per il Club è mutato nel tempo.  Condizionato dall’attività lavorativa è stato più o meno intenso e, per il “meno” non voglio vantare scuse.  Non posso comunque dimenticare esperienze positive, come  quelle vissute, in qualità di Segretario del Club, a fianco dei Presidenti Alberto Angeli (a.r. 2001/2002) e Massimo Panfili (a.r. 2002/2003) e di Tesoriere a fianco del Presidente Giuseppe Colaiacovo (a.r. 2003/2004).

Ora sono stato chiamato alla “Presidenza” per l’anno che sta per iniziare (2017/2018).  Devo riconoscere, e ringrazio, che la scelta del mio nome rappresenta un attestato di stima nei miei confronti.  Spero pertanto di non deludere, ma mi permetto di rilevare come il successo di una annata rotariana non dipende soltanto dall’impegno e dalla buona volontà del suo Presidente, ma dalla partecipazione attiva di tutti i soci.

E per questo ora intendo, spero con il consenso dei soci, passare dall’ ”io” al “noi”, cioè noi tutti facenti parte della compagine sociale.  E’ bene suscitare in tutti la consapevolezza di essere rotariani e le ragioni per cui ciascuno di noi è stato chiamato a far parte del Club.  Nella affiliazione sono state valutate le qualità personali (professionalità correttezza, onestà).  Nell’essere oggi parte del sodalizio siamo tutti impegnati a consolidare i vincoli di amicizia ed a collaborare nelle azioni di “service”.  Abbiamo assunto dei doveri che ci impongono di partecipare alla vita del Club e soprattutto ai progetti programmati utili alla comunità in cui viviamo ed anche oltre la ns/ comunità (progetti distrettuali, progetti internazionali).                     

  E’ regola di una qualsiasi forma associativa che all’inizio dell’anno si  prepari un bilancio preventivo in cui si evidenziano le risorse disponibili .  Risorse che sotto il profilo finanziario sono scarse, ma non sono queste le prevalenti nostre risorse.  Quelle su cui dobbiamo fare conto sono le risorse umane; le capacità professionali dei ns/ soci rese disponibili in progetti di servizio.  Qui viene in gioco la bellezza del “dono”. Dono che normalmente non si materializza in un contributo finanziario, ma che assume la forma della prestazione gratuita delle proprie capacità e professionalità per il raggiungimento di risultati utili.  Si può affermare che la bellezza del “dono” trovi gratificazione  nella consapevolezza di aver dato anziché aver ricevuto.  Ne abbiamo avuto un esempio nel recente “campus disabili” svoltosi in Gubbio, nella settimana dall’11 al 17 giugno, dove abbiamo potuto constatare quanta distanza vi sia tra un atto d’amore e di solidarietà rispetto ad un crudo egoismo e ad una fredda indifferenza.

 Il programma è piuttosto ampio ed impegna tutti i soci a “fare”, poiché l’appartenenza al Club non va assunta come una condizione di privilegio, ma come una presenza che impone dei doveri.  Se si esamina il Piano Direttivo ed i progetti di “service” ivi contenuti, si può riscontrare che c’è spazio per tutti, secondo le proprie attitudini e professionalità.  E’ bene ricordare come il nuovo regolamento del Club, di recente approvazione, preveda l’attiva partecipazione dei componenti delle varie commissioni per la realizzazione degli obiettivi definiti dagli stessi progetti.

Nel programma troviamo alcuni progetti che già nei precedenti anni, ed in particolare nell’ultimo, hanno avuto  un riconosciuto successo e questo fatto ci stimola a rinnovarli.  Possiamo inoltre sostenere che il Club, per alcuni progetti da attivare di intesa con il Comune di Gubbio, viene a porsi tra i soggetti attuatori della c.d. “sussidiarietà orizzontale”, cioè in quell’area di azione privata finalizzata alla realizzazione di interessi pubblici.

Per concludere dobbiamo ringraziare in prima persona la Presidente uscente Paola Fiorucci ed i suoi stretti collaboratori che con impegno e passione hanno reso possibile il raggiungimento di utili obiettivi.

Cogliamo anche l’occasione per rivolgere alle autorità ed agli ospiti presenti un invito a prendere conoscenza dei nostri programmi, poiché riteniamo che dalla conoscenza e dalla condivisione di questi possa stimolarsi un utile partecipazione sotto qualsiasi forma.  

GRAZIE

 PIERO

2017-06-30T15:34:22+00:00

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